mercoledì 4 giugno 2014

Svezia: "super-anno elettorale"

Il leader del Partito Socialdemocratico svedese Stefan Löfven

Lavoro, scuola, welfare. È una ricetta con tre ingredienti principali, quella che il Partito Socialdemocratico svedese ha in testa per risollevare un paese che non riesce ancora del tutto a scrollarsi di dosso gli effetti della prolungata crisi economica. In Svezia si vota il prossimo settembre e i sondaggi lasciano poco spazio all’immaginazione: dopo otto anni di governo, il centrodestra sembra sconfitto in partenza.
Nel corso di un’intervista con l’agenzia Reuters, il leader del Partito Socialdemocratico svedese Stefan Löfven ha ripetuto ancora una volta qual è la Svezia che immagina e come intende governare il suo paese. Gli svedesi negli ultimi anni sono diventati mediamente più ricchi. Il paese dovrebbe crescere del 2,5 per cento quest’anno. Nel 2015 le cose potrebbero andare ancora meglio. Ma la disoccupazione che non scende (8,6 a marzo) e un progressivo logoramento del tessuto del welfare stanno spingendo gli elettori verso il centrosinistra, visto tradizionalmente come migliore interprete di temi come il lavoro e lo stato sociale.
La Svezia ha bisogno di più fondi da destinare al welfare, i tagli decisi negli anni scorsi dal governo di centrodestra sono stati controproducenti, ha spiegato Löfven, secondo il quale è fondamentale gestire oculatamente le finanze pubbliche. La graduale riduzione delle tasse portata avanti dai conservatori non è servita a risollevare l’occupazione, ha aggiunto, ma solo a soddisfare motivazioni ideologiche. Siamo di fronte a un bivio nella politica svedese ha dichiarato, “continuare a tagliare le tasse o usare i soldi per investire in case, educazione e lavoro. Noi scegliamo la seconda opzione. Noi investiremo, non taglieremo le tasse”.
Ma le tasse restano lo stesso uno di quegli argomenti da maneggiare con cautela. Anche in Svezia. Stefan Löfven ha dimostrato già nei mesi scorsi di esserne consapevole. Alla Reuters il leader del Partito Socialdemocratico ha detto che in caso di vittoria il suo partito non intende proseguire sul terreno della riduzione delle tasse, ma le imposizioni fiscali non saliranno troppo: non ci sono bersagli precisi a cui alzare le imposte, né torneranno tasse abolite dall’attuale governo.
Non sono novità, quelle che Löfven ha detto al cronisti della Reuters. Complice anche la tappa intermedia delle elezioni europee, in Svezia la campagna elettorale è cominciata da mesi: la stampa
källa:ilmessaggero
ha ribattezzato il 2014 ilsuper-anno elettorale’. I sondaggi fotografano quasi settimanalmente la situazione: l’Alleanza per la Svezia – la coalizione di centrodestra che governa il paese dal 2006 – è data al 38 per cento. Partito Socialdemocratico, Verdi e Partito della Sinistra metterebbero insieme il 52.
"Staremo a vedere..."

Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.