lunedì 21 marzo 2016

L'Europa ha scelto l'egoismo

Ieri abbiamo chiuso l'Europa. Ieri, abbimo innalzato una nuova cortina di ferro - una cortina di ferro-, con lo scopo di tenere fuori i rifugiati.
Non ci sono risposte facili da dare perchè non ci sono particolari individui da indicare come responsabili di quello che sta accadendo. Non ci sono risposte facili. Ma resta il fatto che in un periodo di prosperità storica l`Europa sceglie di non aiutare le persone in stato di bisogno.
Resta anche il fatto che quando l'Europa ha un'opportunità storica per aiutare le persone in stato di bisogno sceglie l'egoismo. E invece di rimboccarsi le maniche per aiutarli paghiamo e scegliamo un paese come la Turchia per spazzare la polvere sotto il tappeto. La Turchia che ha un rapporto tutt'altro che privo di colpe per quanto riguarda i diritti dell`uomo e, che con l`attuale governo dovrebbe essere l`ultimo paese al mondo con cui collaborare.
Noi siamo una generazione fortunata di una parte del mondo le cui opportunità di aiutare gli altri con la nostra prosperità è unica nella storia dell`umanità. Ma la nostra scelta è di non essere di aiuto. La nostra scelta è quella di costruire muri intorno alla nostra prosperità.
Voglio in qualche modo sperare che quanto è accaduto questo inverno non sarà il nostro patrimonio storico.
Spero!!!
Resta il fatto – che ieri l'Unione europea è diventata un'unione di egoismo-.
E l'UE che ho creduto che stava a significare: “solidarietà e  cooperazione” ovviamente non è mai esistita.
Chi ha bisogno di una unione che non può cooperare quando la vita delle persone sono in gioco?
Chi ha bisogno di una unione che rifiuta di condividere il suo benessere?
Chi ha bisogno di una unione fatta di egoismo?

Nessuno!!


Buongiorno ai piccoli gesti.


Buongiorno ai piccoli gesti.
A quelli che ci fanno sentire importanti.
A quelli che ti regalano un sorriso in un giorno di pioggia.
A quei piccoli regali fatti con il cuore, che non è importante il cosa ma il come.
A quei pensieri che ritornano.
A quelli che ti cercano nei momenti meno opportuni.
A quelli che non puoi fare a meno di avere.
Buongiorno a chi si preoccupa per qualcuno.
A chi ci tiene.
A chi gli tiene la mano.
A chi vuole vederla sempre sorridere.
A chi riesce a farlo quando una lacrima scorre sul viso.
A chi quella lacrima la rimanda indietro, anche se una lacrima il percorso inverso non lo fa mai.
A chi butta fuori tutto quello che ha dentro che così non può andare avanti.
A chi si preoccupa troppo e a chi per niente.
A chi dice “non è niente di grave, è solo una freccia nel cuore”.

(dalweb)

Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.